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Fantastico vivere più a lungo ma bisogna anche risparmiare di più!

L'aspettativa di vita aumenta, ma per goderne appieno servono strategie economiche efficaci

Fantastico vivere più a lungo ma bisogna anche risparmiare di più!

L'aspettativa di vita aumenta, ma per goderne appieno servono strategie economiche efficaci

La bella notizia è che, rispetto ad altre epoche non troppo remote, l’aspettativa di vita globale è aumentata notevolmente. Si pensi che nel primo decennio del 1900 si attestava intorno ai 35 anni, mentre oggi, mediamente nel mondo, a 72.

 

Come vedremo nel corso dei prossimi paragrafi, naturalmente, questo è il dato medio mondiale (ufficializzato da Our World in Data) e va contestualizzato per quello che è, ossia un calcolo generico. In realtà i dati specifici di ogni area geografica presentano notevoli differenze tra loro e siamo certi che quando scoprirete quanto sia alta la speranza di vita in Italia (e perché) vi sorprenderete, quindi continuate nella lettura!

 

La longevità è, senza dubbio, una cosa fantastica: più anni a disposizione per godere dei propri affetti, per fare progetti, per sognare, per creare e costruire, per viaggiare, insomma, per vivere! Tuttavia, sappiamo bene tutti che non esiste bella vita senza una stabilità economica che permetta non solo di non aver pensieri e preoccupazioni, ma anche di poter godere di comfort e, perché no, di qualche meritato sfizio.

 

Vivere di più vuol dire anche aver bisogno di fondi finanziari per più anni e, considerato che arrivati a una certa età difficilmente si guadagna ancora attivamente (perché non si lavora più, si vive di pensione che non è mai particolarmente alta, eccetera), come si può fare?

 

La risposta è: risparmiare di più e in maniera più proficua e intelligente quando si è ancora giovanissimi, giovani e relativamente giovani. Come? Ve lo spieghiamo tra poco!

 

 

Aspettativa di vita: cos’è e come si calcola?

 

Per “aspettativa di vita” s’intende il numero medio di anni di vita di un individuo nato sano in una determinata area geografica e una determinata epoca.

Ad esempio, secondo l’ISTAT, ad oggi l’aspettativa di vita di un italiano maschio è di circa 80 anni e mezzo mentre quella di un’italiana femmina di 83 anni e mezzo.

 

Questo dato viene estrapolato in maniera piuttosto semplice: si prendono in considerazione tutti i decessi di un lasso temporale (ad esempio un decennio) e si controlla quale sia la fascia d’età maggiormente presente.

 

Con questa metodica si è visto che, in Italia, nell’ultimo decennio gli uomini muoiono soprattutto dopo gli 80 anni e le donne dopo gli 84. Se pensiamo che solo un secolo fa difficilmente si superavano i trent’anni il dato fa veramente impressione: l’aspettativa di vita degli italiani è quasi triplicata in soli cent’anni!

 

 

I dieci paesi con aspettativa di vita maggiore (dati di Our World in Data)

 

  1. MONACO – 86,8 anni
  2. SAN MARINO – 85 anni
  3. GIAPPONE – 84,6 anni
  4. SVIZZERA – 83,8 anni
  5. ANDORRA – 83,7 anni
  6. SINGAPORE – 83,6 anni
  7. SPAGNA - 83,6 anni
  8. ITALIA – 83,5 anni
  9. AUSTRALIA – 83,4 anni
  10. COREA DEL SUD – 83 anni

 

E quelli con l’aspettativa di vita più bassa (dati di Our World in Data)

 

  1. GUINEA EQUATORIALE – 58,7 anni
  2. GUINEA BISSAU – 58,3 anni
  3. SUD SUDAN – 57,8 anni
  4. COSTA D’AVORIO – 57,8 anni
  5. SOMALIA – 57,4 anni
  6. SIERRA LEONE – 54,7 anni
  7. NIGERIA – 54,7 anni
  8. LESOTHO – 54,3 anni
  9. REPUBBLICA CENTRAFRICANA – 53,3 anni

 

Dalla tabella possiamo vedere che l’Italia è uno dei paesi più longevi in assoluto nel mondo. Si piazza, infatti, all’ottavo posto con dati vicinissimi a quelli degli Stati “sul podio”, tra cui, non dimentichiamo, San Marino (che è comunque in territorio italiano).

 

 

Per vivere bene, però, servono i soldi!

 

La vita è bella solo se ci sono i soldi? No, ovviamente. La vita è bella a prescindere ed è bellissima se ci sono le soddisfazioni, le passioni, gli affetti, l’amore. Tuttavia, inutile negarlo, i soldi servono. Non solo per assicurarsi i beni primari (cibo, alloggio) ma anche per concedersi quei piaceri, piccoli o grandi che siano, che rendono le giornate serene, felici, spensierate.

 

Naturalmente, vivere più a lungo significa dover spendere, nell’arco della vita, di più. E una volta che si è smesso di guadagnare (ad esempio se si smette di lavorare o se si vive di una pensione media italiana) come si fa ad avere delle entrate in grado di soddisfare questi bisogni?

 

La risposta è semplice: risparmiando in maniera intelligente fin dalla giovane età.

 

 

Costruire il proprio futuro economico

 

Analizziamo insieme quali sono, ad oggi, tutti i metodi che una persona giovane o relativamente giovane ha a disposizione per costruirsi una solida “vecchiaia economica”.

 

 

1.   Risparmi sul conto corrente

La cosa più facile. Mettere da parte, mese per mese o anno per anno, una cifra sul proprio conto corrente promettendosi di non toccarla in modo da ritrovarsi, nel tempo, con della liquidità immediatamente fruibile.

Avere dei soldi sul conto corrente è però rischioso in quanto i soldi sul conto corrente entrano nel patrimonio della banca e quindi a rischio fallimento della banca stessa. Oltre a questo, la valuta nel corso del tempo si svaluta e perde valore d’acquisto, con cospicue spese per la gestione.

 

2.   Assicurazioni/pensioni private

Un’alternativa al conto corrente è quella destinare una quota mensile o annuale a un fondo pensionistico o assicurativo privato. In modo che, raggiunta l’età pensionabile, si possa riscattare il capitale in unica soluzione o dilazionata mese per mese.

Anche in questo caso, però, ci sono dei contro: innanzitutto l’impegno inderogabile di dover versare una cifra ogni mese (oggi magari si può, ma tra un anno si potrà ancora?) e, in secondo luogo, il divieto di prelevare i propri soldi prima di una data prestabilita. E se, per qualsiasi motivo, si dovesse aver bisogno di liquidità due anni prima della scadenza concordata?

 

3.   Titoli

Obbligazioni, azioni, titoli di Stato. Sono forme di risparmio molto care agli italiani, infatti tra le più utilizzate. Tuttavia, in questo momento, la situazione mondiale globale è un po’ troppo delicata per avventurarsi in questo campo. Le borse che crollano ogni poco, i conflitti in Russia e in Medioriente, la situazione negli USA decisamente poco stabile: tutti fattori che potrebbero creare ingenti danni in chi investe sul mercato azionario/obbligazionario.

 

4.   Il mattone

Un altro evergreen tipico italiano è l’investimento nel mattone, ad esempio convertendo parte del proprio capitale in una seconda casa da mettere a reddito. Una buona idea ma, in questo momento, difficilmente realizzabile: i costi degli affitti e dei mutui sono altissimi, i lavoratori con contratto stabile in grado di dare garanzie pochi. Si rischia di acquistare una casa, spenderci soldi per ristrutturazioni o modiche e poi non riuscire ad affittarla (e doverci pagare pure le tasse come seconda casa!)

 

5.   I beni rifugio

Partendo dal presupposto che i capitali, anche piccoli, andrebbero sempre custoditi in maniera diversificata (ad esempio un po’ di liquidità sul conto, qualche obbligazione, ecc.) per far scendere anche tutti i fattori di rischio specifici e relativi, i beni rifugio come l’oro puro fisico da investimento, in questo momento, rappresentano una delle scelte d’elezione per chi vuole preservare parte del proprio capitale per il futuro.

 

L’oro sta toccando, in questi giorni, il massimo storico del suo valore e gli esperti sono sicuri nel dire che la curva crescerà ancora, soprattutto quando i tassi americani scenderanno, cosa che con ogni probabilità succederà a breve.

 

 

Convertire parte dei propri risparmi in oro significa:

 

  • proteggere il valore di quel denaro nel tempo;

 

  • non avere alcuna tassazione su quel denaro;

 

  • poter riconvertire l’oro in denaro in qualsiasi momento lo si voglia;

 

  • assicurarsi, sul lungo e lunghissimo termine, un tesoretto di valore pari o superiore all’acquisto iniziale.

 

 

Guardare lontano perché la vita è lunga

 

La vita degli italiani è lunga. E lo sarà sempre di più. Per poterla vivere al meglio è bene cominciare, il prima possibile, a fare progetti a lunghissimo termine. A trent’anni come a sessanta. Perché, a quanto pare, tagliare il traguardo dei cent’anni non è così impensabile e soprattutto a 80, 90, 100 anni bisognerà godersi davvero ogni singolo giorno!

 

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