AI e Riserve Auree: Banche Ambigue
Le banche utilizzano la tecnologia AI (artificial intelligence) per i propri clienti e nel frattempo aumentano le loro riserve in oro.
L'Intelligenza Artificiale e le Riserve Auree: Una sfida nell'economia globale
Le banche stanno sempre più sfruttando sistemi di intelligenza artificiale (IA) per ottimizzare in tempo reale il portafoglio dei propri clienti. Grazie all'uso dell' apprendimento automatico (machine learning) e del deep learning, l'IA può prendere decisioni più complesse.
Se da un lato l'IA può ottimizzare il lavoro di analisi, dall'altra può generare ancora più incertezza sul mercato per l'immissione di nuovi prodotti virtuali. Gli sviluppi dell'intelligenza artificiale nel mercato delle criptovalute hanno introdotto nuovi rischi significativi. La possibilità che l'intelligenza artificiale diffonda disinformazione rappresenta una delle principali preoccupazioni. Con i mercati delle criptovalute già vulnerabili a voci e speculazioni, l'intelligenza artificiale potrebbe confondere ulteriormente le acque.
Un esempio di questo rischio è emerso quando Binance ha dichiarato di essere stato oggetto di una campagna di disinformazione legata all'uso dell'intelligenza artificiale. L'azienda ha ricevuto una serie di domande che chiedevano se Changpeng Zhao avesse una posizione ufficiale all'interno del Partito Comunista Cinese. Queste domande hanno guadagnato slancio a causa di un presunto dialogo che coinvolgeva ChatGPT, un modello di linguaggio basato sull'intelligenza artificiale. (fonte Fortune)
L'Incremento delle Riserve Auree delle Banche Centrali: Il Rifugio dell'Oro in Tempi di Incertezza
Le banche, allo stesso tempo, stanno agendo su una linea opposta per affermare la propria solidità sul mercato: comprano oro, creando ambiguità sulla loro posizione.
In questi ultimi anni, le banche centrali hanno ricominciato ad accumulare oro, comprandolo sia Over-the-Counter (OTC) da banche specializzate bullion bank o da raffinerie internazionali (come ad es. MKS PAMP ) oppure da istituzioni monetarie come il Fondo Monetario Internazionale (FMI). Alcune banche centrali hanno addirittura incrementato le loro riserve auree attraverso l'estrazione o la raffinazione dell'oro prodotto internamente.
Storicamente, l'oro è sempre stato considerato un bene solido in tempi di incertezza economica, politica o finanziaria, ed è stato un rifugio affidabile per investitori e banche centrali.
La guerra in Ucraina e le sanzioni contro la Russia hanno spinto molti paesi a comprare più oro per proteggersi da problemi finanziari e geopolitici futuri.
Quando i mercati sono soggetti a fluttuazioni, le valute perdono valore o le economie entrano in crisi, il metallo prezioso mantiene la sua stabilità e il suo valore intrinseco. Questa affidabilità ha portato molte nazioni e istituzioni a considerare l'oro come un'importante componente delle proprie riserve.
Non a caso,
Il World Gold Council (WGC) riporta che nei primi due mesi del 2023, le banche centrali hanno acquistato ben 125 tonnellate nette di oro, la quantità più alta mai registrata dal 2010. Inoltre, sempre secondo un sondaggio dello stesso WGC, entro il prossimo anno il 61% delle banche centrali aumenterà le riserve d'oro, confermando l'importanza strategica dell'oro nell'economia globale.
Tornando in Italia,
Durante la Prima Guerra Mondiale, la Banca d'Italia svolse un ruolo cruciale nella gestione delle riserve auree italiane. Durante la guerra, l'Italia affrontò problemi economici e finanziari difficili.
La Banca d'Italia fu determinante per proteggere e difendere le riserve del metallo prezioso, aiutando a ridurre gli effetti distruttivi della guerra sull'economia. Le riserve d’oro italiane furono fondamentali per la ripresa economica dell'Italia dopo la guerra e per il futuro del paese.
Il ritorno del Gold Standard: L'oro come solida riserva in tempi di crisi
La guerra in Ucraina e le sanzioni alla Russia hanno mostrato che le nazioni non occidentali sono vulnerabili alle riserve in dollari degli Stati Uniti. Di conseguenza, molte economie emergenti stanno cercando di diversificare le loro riserve con l'oro. Anche Russia e Cina hanno fatto acquisti aggressivi per proteggersi da futuri eventi di questo tipo.
In passato, l'oro è stato usato come fondamento per il sistema del Gold Standard, noto anche come "sistema aureo." Il Gold Standard era un sistema monetario in cui il valore della valuta era legato al valore dell'oro. Ogni unità di valuta poteva essere convertita in una quantità specifica di oro a un tasso fisso. Questo sistema aureo ha svolto un ruolo cruciale nella politica monetaria e nell'economia di molti paesi.
Tuttavia, nel corso del XX secolo, il Gold Standard è stato abbandonato a favore di sistemi monetari più flessibili. La politica monetaria ha subito delle evoluzioni, e istituzioni come la Federal Reserve negli Stati Uniti hanno assunto un ruolo centrale
Ma perché se ne parla di nuovo?
Il Gold Standard è stato usato come modello per la strategia di dedollarizzazione, intrapresa dal 2014, ad opera dei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa). L'obiettivo è ridurre la dipendenza dal dollaro USA. Un possibile modello per garantire stabilità e fiducia nelle valute, ma la sua attuazione richiede attenzione e considerazione delle implicazioni globali.
Per ora, l'immateriale intelligenza artificiale sta solo imparando a convivere con la madre di tutta la materialità monetaria e finanziaria: il lingotto d’oro.
Cosa peserà di più nel futuro economico globale: l'immateriale potenza dell'intelligenza artificiale o l'eterna solidità dell'oro come riserva di valore?