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Investire in Oro: Fisico, Cartaceo o Digitale?

Scopri le varie forme di investimento in oro e quali potrebbero essere le migliori per te

Investire in Oro: Fisico, Cartaceo o Digitale?

Scopri le varie forme di investimento in oro e quali potrebbero essere le migliori per te

Esistono diversi formati, o tipologie, di oro. In questo articolo vogliamo schematizzarle per aiutare l’investitore che sta cercando soluzioni differenziali per il proprio portafoglio a conoscerli meglio. Pensare all’oro come forma di investimento, in questo momento storico è, infatti, ritenuta dagli esperti del settore un’ottima idea.

Nel corso dei prossimi paragrafi spiegheremo meglio il perché. La domanda alla quale vogliamo rispondere è: meglio l’oro fisico, l’oro cartaceo o l’oro digitale? Andiamo a scoprirlo!

 

Oro fisico: di fatto è l’unico che luccica!

Volendoci rifare, con un simpatico gioco di parole, al vecchio adagio che recita: “È tutto oro quel che luccica?” potremmo rispondere: “no, luccica solo l’oro fisico”. Che, come dice la parola stessa, è l’oro reale, tangibile.

L’oro fisico si divide in due macrocategorie:

  •  gioielli, manufatti, accessori in oro;
  •  oro puro fisico da investimento.

Facciamo un piccolo cenno all’oro sotto forma di monili solo ed esclusivamente per completezza di informazione. Sottolineiamo, però, che i gioielli in oro non sono considerati prodotti da investimento.

Questo perché:

  • l’oro sotto forma di gioiello è considerato una semplice merce e come tale viene trattata. Pertanto, può essere venduta ovunque e da tutti senza particolari permessi (gioiellerie, negozi, online, tra privati);
  • come qualsiasi merce, i gioielli vengono venduti al loro prezzo + IVA;
  • il costo di un gioiello in oro non dipende dalla quotazione dell’oro a Londra (fixing che si attesta ufficialmente due volte al giorno) ma da tutta una serie di altri fattori. Ad esempio: brand di produzione, moda, peso, aggiunta o meno di pietre preziose o altri metalli, ricercatezza nel design.

L’oro puro fisico da investimento, invece, è:

  • acquistabile unicamente sottoforma di lingotto o moneta;
  • conforme a determinate caratteristiche;
  • con un prezzo stabilito in base alle quotazioni ufficiali dell’oro a Londra;
  • utilizzabile come forma di conservazione del capitale (ossia tenuto fermo in cassaforte o cassetta di sicurezza allo scopo di preservare il valore della liquidità investita per comprarlo).

Quali sono le caratteristiche dell’oro puro da investimento?

1.   Il lingotto (che può essere di diverse pezzature) deve avere una purezza superiore ai 995 millesimi; alcuni lingotti hanno una purezza ancora maggiore, pari a 999,9 millesimi.

2.   La moneta d’oro, invece, deve: essere stata prodotta dopo il 1800, aver avuto corso d’uso nel suo paese di produzione almeno per un breve periodo, non costare più dell’80% rispetto al valore dell’oro quotato a Londra nel momento della cessione.

L’oro puro fisico da investimento, inoltre:

  • viene venduto al prezzo stabilito due volte al giorno dal fixing di Londra ed è esente IVA;
  • si può detenere senza essere soggetti a tassazione;
  • può essere regalato o lasciato in eredità.

Le banche centrali e la Banca d'Italia hanno riserve auree che svolgono un ruolo fondamentale nella garanzia della stabilità finanziaria. L’oro fisico è un bene rifugio. Il suo utilizzo ideale è, infatti, quello conservativo. Cosa significa?

Spieghiamo il concetto con un esempio

1.   Ho 10.000 euro liquidi che tengo fermi sul mio conto corrente, sui quali pago annualmente le spese di gestione.

2.   Nel tempo, a causa di fenomeni come l’inflazione, quei 10.000 euro non avranno più il potere d’acquisto originario.

3.   Se, invece, io compro 10.000 euro di oro puro fisico, oggi avrò acquistato poco più di 150 gr di oro che, tra diversi anni, avranno ancora lo stesso potere d’acquisto che hanno oggi.

In questo modo ho investito in un bene rifugio che ha preservato il valore del mio capitale iniziale.

 

Oro cartaceo: cos’è, come funziona

Per “oro cartaceo” si intendono certificati cartacei che un investitore acquista e che hanno un prezzo (valore) che si appoggia a quello dell’oro. In pratica, funziona un po’ come per le azioni.

Il mondo dell’oro cartaceo è piuttosto vasto e complicato e include diversi strumenti finanziari che si basano sul valore dell’oro:

  • contratti futures, che sono contratti cosiddetti derivati dalle operazioni di mercato. Il venditore stabilisce a quanto il compratore acquisterà un tal prodotto in una data futura prestabilita. Questo significa che in quella data il compratore potrà fare un grosso affare (comprando a un prezzo estremamente vantaggioso) o subire una grossa perdita (comprando a un prezzo non più vantaggioso). Il tutto si basa su previsioni e calcoli prospettici che possono o meno rivelarsi corretti;
  • swap, un’altra tipologia di contratto derivato simile ai contratti futures ma che può essere siglato basandosi non solo sulla previsione del costo dell’oro in futuro, ma anche su altri fattori;
  • oro non allocato, ossia si acquista una quota di oro di proprietà della Banca, depositato su uno specifico conto corrente;
  • ETF (Exchange Trade Fund), l’asset più conosciuto e utilizzato che consiste in certificazioni che vengono utilizzate come quote azionarie (qualche esempio: iShare Gold Trust o IAU di BlackRock);
  • ETN, un’alternativa più articolata agli ETF, definiti anche “obbligazioni di debito al sottoscrittore”. Si utilizzano per operazioni a breve termine e dipendono non tanto dal valore dell’oro ma dall’affidabilità creditizia di chi le sottoscrive. Esempi di ETN: UGLD di Credit Suisse, DZZ di Deutsche Bank.

L’oro cartaceo come prodotto da investimento: approfondimento

Il prodotto maggiormente utilizzato nell’ambito del settore dell’oro cartaceo è, senza dubbio, rappresentato dagli ETF. Le operazioni speculative in oro cartaceo, generalmente, danno buoni risultati a breve termine. Invece, sul lungo periodo portano spesso a periodi di stallo o perdita.

Pensando, invece, all’acquisto di oro cartaceo per investire un capitale e conservarne il valore, diciamo che non è la miglior mossa che si possa fare. In questo caso, l’oro puro fisico da investimento (lingotti/monete) è, di gran lunga, una scelta migliore. Questo perché l’oro cartaceo riflette il cosiddetto “prezzo spot” dell’oro che cambia valore in base al momento.

Inoltre, chi offre oro cartaceo non sempre è in grado di garantire affidabilità: talvolta viene venduto dell’oro cartaceo senza che esista l’equivalente fisico. Questa cosa rappresenta un grande rischio per gli acquirenti. Si rischia, di fatto, di acquistare “oro inesistente” quindi di pagare per qualcosa che non c’è.

Infine, scopriamo cos’è l’oro digitale

L’oro digitale è una criptovaluta che si muove sul circuito della tecnologia blockchain, come il più famoso bitcoin. L’unica differenza è che si appoggia a un prodotto reale (l’oro) e non si tratta, del tutto, di un qualcosa di virtuale.

Alcuni rivenditori di oro danno la possibilità ai compratori di acquistare oro digitale, che sarà detenuto presso i caveaux di loro proprietà.

Spieghiamo meglio:

  • acquistando gettoni di oro digitale si entra in possesso, virtualmente, di un quantitativo di oro che sarà conservato dal venditore;
  • il metallo fisico non arriverà mai nelle mani del compratore;
  • non è ancora possibile, ad oggi, poter convertire l’oro digitale in oro fisico.

Di fatto, l’oro digitale è un prodotto interessante solo ed esclusivamente per coloro che già operano con i bitcoin e desiderano semplicemente diversificare il loro portafoglio di valuta digitale.

In conclusione: meglio investire in oro fisico, oro cartaceo oppure in oro digitale?

Non si può dare una risposta netta e secca. Dipende. Da cosa? Dalla tipologia di investitore, dalle sue aspettative ed esigenze.

Tendenzialmente, l’investitore classico, ossia colui che desidera semplicemente diversificare il proprio portafoglio dovrebbe puntare sull’oro fisico da investimento, un prodotto sicuro e stabile. Non teme inflazione, svalutazione, crisi economico-finanziarie, acquistando oro fisico da investimento si preserva il valore del proprio capitale.

È praticamente privo di rischi. L’unico rischio che presenta l’oro fisico puro è il pericolo di furto. Questo, però, si azzera evitando di conservare l’oro in casa e affidandolo a strutture dotate di caveaux appositi.

L’oro cartaceo può essere una buona idea per gli investitori esperti che desiderano tentare di generare profitti a brevissimo termine. Diventa, però, molto rischioso se tenuto fermo per lunghi periodi.

L’oro digitale, infine, è un prodotto adatto esclusivamente a chi desidera operare solo nell’ambito del virtuale.

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