Tassazione sull’oro da investimento: cosa bisogna sapere
(Aggiornato in base alla nuova Legge di Bilancio 2024) Scopri tutto sulla tassazione dell'oro da investimento, dalle leggi vigenti alle dichiarazioni fiscali.
Gli investimenti in oro sono, in questo preciso momento storico, un trend che sta prendendo sempre più piede. Perché? Sono più sicuri, soprattutto adesso che le fluttuazioni di altri mercati risultano piuttosto instabili e pericolose. Inoltre, l’oro permette di conservare il proprio capitale grazie alla resilienza del suo prezzo rispetto agli scossoni del mercato.
Infine, ma non meno importante, gli investimenti in oro non richiedono necessariamente budget altissimi ma sono accessibili anche a piccoli investitori privati, che hanno capitali contenuti e vogliono conservarli o metterli a frutto a basso rischio.
Come funziona il discorso “tassazione sull’oro da investimento”? Come ci si deve comportare quando si acquista oro da investimento? Si deve fare fattura? L’acquisto va dichiarato? Si deve pagare un onere o una tassa sui lingotti d’oro o sulle monete in proprio possesso?
Nel corso dei prossimi paragrafi cercheremo di rispondere a questi e molti altri quesiti in modo da essere d’aiuto sia agli investitori in erba che a quelli più esperti e scaltri.
La tassazione sull’oro da investimento: un argomento relativamente recente
Non tutti sono ferrati sulle regole della tassazione sull’oro da investimento. Questo è assolutamente comprensibile dato che la compravendita privata di oro a scopo di investimento esiste, in Italia, solo dal 2000, con l’entrata in vigore della legge numero 7/2000 avvenuta in seguito al sollecito (da parte della UE) dell’attuazione della direttiva 98/80/CE/12 ottobre 1998 del Consiglio. Grazie a questa legge, relativamente recente, è stato sdoganato l’acquisto, per i cittadini residenti in Italia, di oro da investimento, ossia di oro con determinate caratteristiche.
Le caratteristiche dell’oro da investimento: come deve essere l’oro per essere definito metallo prezioso da investimento e per rientrare nella normativa vigente:
- lingotti di oro con purezza superiore ai 995 millesimi. La purezza dell’oro è espressa in carati e i lingotti d’oro sono in grado di raggiungere un punteggio di 24 carati (significa che il lingotto è composto al 99,9% da oro quindi è puro).
Esistono diverse pezzature di lingotto (ossia lingotti di diverso peso): si parte da 1 grammo e si arriva fino a barre da 12,5 kg. Va detto che i lingotti più commerciali (ossia quelli che si acquistano solitamente e non quelli ritenuti eccezionali) hanno grammature piuttosto piccole: 20 grammi, 50 grammi, 100 grammi fino ad arrivare al chilogrammo.
Questo permette anche ai piccoli investitori di poter diversificare il loro portafoglio andando ad acquistare oro anche per cifre contenute, magari ripetendo l’operazione più volte nel corso dell’anno fino a raggiungere un quantitativo d’oro puro che soddisfi le loro esigenze. A tal proposito Careisgold SpA propone il Piano d’Acquisto Ricorrente, soluzione che si basa esattamente su questo concetto e principio;
- monete d’oro con purezza superiore (o almeno pari) a 900 millesimi coniate dopo il 1800, che siano state regolarmente in corso nel loro paese originario e che abbiano un prezzo non superiore all’80% di quello corente dell’oro sul mercato.
Se si desidera acquistare dell’oro a scopo investimento, o comunque per convertire un capitale in lingotti e monete e preservarlo, ad esempio, dall’inflazione per un periodo più o meno lungo di tempo, è fondamentale accertarsi di comprare prodotti che abbiano esattamente queste caratteristiche. Questo non solo per essere certi di aver fatto, effettivamente, un buon investimento dal quale poter trarre, eventualmente, anche del profitto ma soprattutto per poter applicare correttamente la tassazione dell’oro da investimento.
La dichiarazione dell’acquisto di oro da investimento
Chi compra oro da investimento non è soggetto al pagamento di tasse, come approfondiremo in seguito, ma è tenuto a dichiarare l’acquisto se questo supera il valore di 12.500,00 euro. Nota bene: qualsiasi operazione superiore ai 12.500,00 euro ha l’obbligo di dichiarazione.
Ricordiamo che la quotazione dell’oro si esprime in dollari USA, quindi, bisognerà sempre convertire tale valore in euro. L’acquisto di oro da investimento va dichiarato all’UIF. La comunicazione può essere fatta esclusivamente da Operatori autorizzati, quali gli Operatori Professionali Oro.
L’obbligo di comunicazione scatta con atti dispositivi o di trasferimento di oro:
- da e verso l’estero;
- in caso di commercio di oro nel territorio nazionale;
- per altre operazioni in oro anche a titolo gratuito.
In caso di mancata dichiarazione scattano le sanzioni previste dall’art. 4 della legge 17.01.2000, n. 7 ed in particolare il comma 2.
Che recita, testualmente: “Le violazioni dell'obbligo di dichiarazione di cui all'articolo 1, comma 2, sono punite con la sanzione amministrativa da un minimo del 10 per cento ad un massimo del 40 per cento del valore negoziato.”
I termini e le modalità della dichiarazione sono stabiliti dal provvedimento UIC/14.07.2000.
A quanto ammonta la tassazione sull’oro da investimento?
Parlando di tasse sull’oro è necessario e fondamentale fare un distinguo:
- oro detenuto;
- oro utilizzato per la compravendita.
Per “oro detenuto” intendiamo lingotti d’oro e monete d’oro tenute in cassetta di sicurezza o in luogo altrettanto sicuro sul territorio italiano, semplicemente conservati. Su quell’oro non si è tenuti a pagare nessuna tassa, nemmeno un euro.
Diverso è, invece, il discorso della tassazione sulla compravendita di oro che produce plusvalenze, ossia guadagni (articolo 67-lettera C-TER del TUIR). Per capirci: se un cittadino italiano acquista dell’oro e lo rivende guadagnandoci sopra, quel guadagno (plusvalenza) è soggetto a tassazione.
La tassa sulla plusvalenza ammonta al 26% della stessa, da liquidarsi nella dichiarazione dei redditi dell’anno di incasso. Nel caso in cui manchi la documentazione di vendita, e quindi non sia possibile determinare con certezza assoluta il valore della plusvalenza, il 26% di tasse verrà conteggiato sull'intero importo della vendita.
Chiariamo il concetto con un esempio!
- Compro un lingotto d’oro del valore di 1000 euro.
- Rivendo il lingotto d’oro a 1100 euro.
- Guadagno, su questa operazione, 100 euro (plusvalenza).
- Dichiaro un guadagno di 100 euro e devo tassarlo al 26% quindi pagherò 26 euro di tasse su questa operazione.
- Se non ho la fattura che attesta il prezzo dell’oro, il Fisco applicherà il coefficiente di tassazione del 26% sull'intero importo della mia vendita. Quindi, nell’esempio, la tassazione sarà del 26% su 1100 euro, ossia 286€.
Per questo motivo è importantissimo acquistare da operatori autorizzati che rilasciano il documento fiscale (fattura) e conservarlo con cura. Tenendo comunque presente che tale documento viene inserito (e resta in archivio) nel cassetto fiscale dell’acquirente.
Regalare o ereditare oro da investimento: come ci si deve comportare?
Non è raro, oggigiorno, ricevere in regalo o ereditare lingotti d’oro e monete d’oro. In questo caso il valore dell’oro indicato in sede di dichiarazione di successione assume rilevanza quale “costo fiscale di acquisto” dell’erede. Questo valore diventa il nuovo “prezzo d’acquisto”. Quindi, in caso di cessione di questo oro in seguito la plusvalenza (capital gain) si calcola facendo la differenza tra il corrispettivo di vendita e il valore attribuito in sede di dichiarazione di successione.
Come funziona la tassazione sull’oro regalato:
- esenzione per figli e coniuge fino a 1 milione di euro pro-capite e, superata tale soglia, applicazione dell’aliquota al 4% sull’esubero;
- esenzione fino a 100.000 euro per fratelli/sorelle pro-capite e, superata tale soglia, applicazione dell’aliquota al 6% sull’esubero;
- parenti di grado diverso da quelli menzionati: aliquota al 6% sull’intero capitale;
- amici, conoscenti, estranei, beneficiari diversi dai soggetti già menzionati: aliquota dell’8% sull’intero capitale.
In caso di eredità, invece, il valore da considerare, e sul quale fare tutti i calcoli come da prospetto, è quello in corso al momento dell’atto.
Come si dichiarano le tasse relative alla plusvalenza ottenuta da compravendite di oro fisico?
Come abbiamo già detto poc’anzi, i redditi ottenuti dalla vendita di oro vanno dichiarati nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui sono stati incassati.
Per prima cosa vanno, quindi, calcolate le plusvalenze, utilizzando la semplicissima formula:
prezzo dell’oro – prezzo di vendita = plusvalenza
1000 -1100 = 100
26% di 100 = 26 euro cifra da dichiarare nel modello Unico
I redditi derivanti dalla vendita di oro vanno inseriti nel quadro “RT Persone Fisiche”. Se la transazione è avvenuta all’estero, invece, occorre registrare il corrispettivo nel quadro RW dello stesso modulo.
Quando si devono dichiarare le plusvalenze?
La somma delle plusvalenze ottenute dalla compravendita di oro da investimento va dichiarata nella dichiarazione dei redditi solo quando le minusvalenze non le azzerano o, addirittura, portano in negativo (perdita). Per minusvalenza s’intende la perdita durante la compravendita di oro.
Se, ad esempio, un lingotto vale 1000 euro e viene ceduto a 800 euro si genera una minusvalenza (perdita) di 200 euro che va sottratta alla plusvalenza generata da altre vendite analoghe. Se, alla fine, il bilancio tra plusvalenze e minusvalenze è 0 o una cifra negativa, naturalmente, non si paga nessuna tassa sulle proprie operazioni di scambio.
Dove e da chi acquistare oro da investimento?
La legge 7 del 17/01/2000, che regolamenta la compravendita dell’oro fisico da investimento in Italia, permette ai cittadini italiani residenti di acquistare oro da investimento. Tuttavia, l’acquisto deve avvenire tramite Operatori Professionali in Oro iscritti nel registro della Banca d’Italia.
Inoltre, tali Operatori devono anche essere in possesso della Licenza di Pubblica Sicurezza (che viene rilasciata dalla Questura) per poter distribuire al dettaglio l’oro acquistato e sono tenuti a venderlo al prezzo netto, esente da IVA. Uno di questi è Careisgold SPA, azienda leader nel settore per quanto riguarda la vendita dell’oro fisico da investimento.